Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PSVITA) Genere: Action-Platform Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 7,99 €
“Non è tanto, quindi, per la tua abilità, o cacciatore, quanto per le grandi necessità che arpioni la vittoria.”
Herman Melville – Moby Dick
La definizione inglese sarebbe “Blast From the Past”, letteralmente sbucati dal passato: questo il modo migliore di descrivere la serie di titoli di stampo classico che stanno invadendo il mercato, perlopiù in versione digitale. A questo particolare genere videoludico appartiene anche Spheroids, sviluppato dai ragazzi di Eclipse Games e disponibile su PlayStation 4 e PlayStation Vita con la formula del cross-buy.
L’invasione delle Ultrasfere
Era una tranquilla giornata di sole nel mondo, dove la maggior parte degli abitanti era immersa nella routine, almeno fino a quando un esercito di sfere non ha deciso di invadere il nostro verdeggiante pianeta. Per salvarci dagli attacchi degli Sferoidi (questa la traduzione immaginabile dall’inglese) uno scienziato sull’orlo della pazzia, un certo Otto, ha deciso di fidarsi ciecamente del giovane ed irrequieto Lucas, un ragazzino canadese che, adeguatamente istruito, potrà fermare l’invasione.
Se la trama di Spheroids vi sembra banale, è perché in effetti lo è: niente più che una scusa per calarci in un titolo platform che riporta alla mente un classico del passato come Pang, in cui il nostro giovane eroe verrà dotato di uno spara-arpioni in grado di eliminare le palle rimbalzanti e salvare gli altri esseri umani da quella che per loro sarebbe morte certa.
Immersi in una serie di livelli bidimensionali dovremo affrontare sfide che al sopra citato Pang aggiungono anche una componente platform di tutto rispetto, dato che oltre a sparare proiettili verticali con nostra arma dovremo anche e soprattutto saltare da una pedana all’altra e sfruttare i numerosi gadget che ci verranno forniti dal professore per sgominare questa banda di palle rimbalzanti.
Tutto ciò condito da una grafica a 16-bit di buona fattura che ben rispecchia la natura retro del titolo, come anche le colonne sonore decisamente orecchiabili che riportano alla mente i classici cabinati da sala giochi e che ci accompagneranno del corso di (quasi) tutta la nostra avventura.
Apelle, figlio di Apollo
Come detto, Spheroids prende in prestito la meccanica tipica di un Pang e la mischia con un classico titolo platform: il nostro eroe infatti dovrà alternare sessioni in cui saltare da una passerella ad un’altra ad altre in cui dovrà utilizzare la sua unica arma, uno spara-arpioni, per sbarazzarsi dei nemici che gli sbarreranno la strada.
Le due fasi di gioco si alterneranno in maniera decisamente fluida nel corso degli 8 mondi di gioco, aggiungendo man mano che proseguiremo l’avventura nuove meccaniche di gioco ed ovviamente nuovi, temibili nemici, che tenteranno in ogni modo di farci la pelle nonostante i preziosi consiglio del professore.
Al termine di ogni capitolo e talvolta come intermezzo tra un livello e l’altro infatti una poco divertente ma (fortunatamente) breve cut-scene ci introdurrà le modifiche della nuova serie di livelli che andremo ad affrontare: potrebbe trattarsi di un nuovo gadget studiato per renderci più facile la vita come anche di nuove, temibili tipologie di sfere che tenteranno di sbarazzarsi del nostro eroe.
Sbloccheremo così rampini, stivali gravitazionali e portali che ci permetteranno di passare da un piano di gioco ad un altro introducendo così anche un senso di profondità purtroppo però del tutto fine a se stesso, dato che gli unici “puzzle” che ci verranno sottoposti saranno semplicemente legati alla pressione di un pulsante da uno dei due lati per aprire un percorso sull’altro.